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REPROMOB è un progetto di ricerca multidisciplinare, multisituato e collaborativo, condotto da due università della Catalogna-Spagna, l’Università Autonoma di Barcellona – UAB e l’Università di Barcellona – UB. Il suo obiettivo è indagare come diverse forme di mobilità riproduttiva – flussi di persone, sostanze, conoscenze, pratiche, soggettività, capitali, reti di relazioni e connessioni che la ricerca di tecnologie di riproduzione assistita e dell’interruzione della gravidanza, così come l’adozione – funzionano a livello globale e transnazionale. Questa Conferenza mira a riunire i membri di REPROMOB e altri/e ricercatori/trici per riflettere sull’interazione tra mobilità riproduttiva e cambiamenti nei paesaggi riproduttivi in ​​tutto il mondo.

I temi principali del Congresso sono: 1) Cambiamenti normativi, mobilità riproduttive ed esperienze sanitarie; 2) Navigare nelle mobilità riproduttive come ricercatori/trici impegnati/e: sfide morali, metodologiche e politiche.

Calendario: 27-29 marzo 2023, dalle 16:30 alle 19:30 CET

Lingue: spagnolo, inglese (non esiste un servizio di traduzione simultanea)

La partecipazione è gratuita, non è necessaria alcuna registrazione preventiva.

Consulta qui la presentazione del Congresso e il programma

Link: Feu clic aquí per unir-vos a la reunió

ID de la riunione: 342 069 323 322; Chiave di accesso: zRdUM7

Siamo liete di annunciare la pubblicazione ad accesso aperto di “Inter-departmental abortion travels in metropolitan France: A mixed-methods analysis of women’s experiences, access, and barriers to abortion care”, in cui il team BAR2LEGAB ha valutato il ruolo della mobilità abortiva all’interno del Paese in Francia. Negli ultimi decenni la Francia ha compiuto progressi significativi per facilitare l’accesso all’aborto. Ciononostante, persistono delle barriere per cui le donne non trovano servizi nel loro dipartimento di residenza (mancanza di servizi o di accesso ai metodi preferiti, qualità delle cure, lunghi tempi di attesa). Il documento evidenzia, in primo luogo, che la mobilità all’interno del Paese è un fenomeno nazionale nella Francia metropolitana, dove il 18% delle donne francesi ricorre a cure abortive al di fuori del proprio dipartimento di residenza. In secondo luogo, la maggior parte della mobilità avviene all’interno della regione dell’Ile-de-France, dove le donne si recano spesso a Parigi per accedere tempestivamente a servizi di qualità.

Rahm L, De Zordo S, Mishtal J, Garnsey C, Gerdts C. 2022. Inter-departmental abortion travels in metropolitan France: A mixed-methods analysis of women’s experiences, access, and barriers to abortion care. PLOS ONE 17(10): e0273190. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0273190

 

Il Dipartimento per la Salute Sessuale e Riproduttiva dell’OMS, insieme all’UNFPA e al Inter-agency Working group on SRH and HIV linkages (Gruppo di lavoro inter-agenzie sui collegamenti tra SRH e HIV – 2021), ha pubblicato un’infografica istantanea sulla Salute e i Diritti Sessuali e Riproduttivi (SDSR) per 194 paesi. Fornisce una panoramica nazionale altamente visiva sulla Salute Sessuale e Riproduttiva lungo tutto l’arco della vita, descrivendo in dettaglio il contesto nazionale, l’ambiente favorevole, il sistema sanitario e l’offerta di servizi per la salute sessuale e riproduttiva.

L’infografica, che tiene conto dei numerosi collegamenti sinergici all’interno e tra i diversi elementi della SDSR, può essere utilizzata per identificare le priorità, pianificare i programmi, mobilitare le risorse e rafforzare i sistemi sanitari, la fornitura dei servizi e la partecipazione delle comunità.

Il 28 ottobre dalle 15:00 alle 18:30 le Dott.sse Silvia de Zordo, Joanna Mishtal e Giulia Zanini, rispettivamente ricercatrice principale, ricercatrice senior e ricercatrice postdottorale del progetto di ricerca BAR2LEGAB, presenteranno i risultati dello studio sugli spostamenti transfrontalieri per l’assistenza all’aborto in Europa nel corso di un panel intitolato “Barriere all’accesso all’interruzione di gravidanza e aborto autogestito: salute, diritti riproduttivi e demedicalizzazione in questione”, nell’ambito del 1° Congresso virtuale internazionale AFIN sulla salute riproduttiva femminile “Donne: tra malessere (in)visibile e benessere (im)possibile”.

Il panel, che si terrà in inglese e spagnolo (con traduzione simultanea e sottotitoli), inizierà con la conferenza magistrale “Global Reproductive Governance Post-Dobbs”, tenuta dalla Professoressa Lynn Morgan.

Per maggiori informazioni sul panel.

Per la registrazione.

Il 29 settembre alle 15:00 ET (9:00 CET) Silvia De Zordo e Joanna Mishtal, ricercatrice principale e ricercatrice senior del progetto BAR2LEGAB, discuteranno con altrx antropologx che hanno contribuito a The Routledge Handbook on Reproduction and Anthropology di come i cambiamenti nelle leggi e nelle politiche statunitensi stiano influenzando le comunità locali in cui hanno svolto le loro ricerche e la governanza globale della riproduzione. Attingendo alle loro ricerche, discuteranno anche di come la ricerca può essere una fonte d’ispirazione e conoscenze utili nella continua lotta per la giustizia riproduttiva.

Per maggiori informazioni e iscrizioni (gratuite)

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribaltato la storica decisione Roe vs Wade, che ha reso legale l’aborto 50 anni fa, esponendo le donne e le persone incinte che hanno bisogno di interrompere una gravidanza alle conseguenze delle restrizioni legali all’accesso all’aborto, che includono aborti illegali, che a volte possono essere pericolosi, e viaggi alla ricerca di servizi d’interruzione di gravidanza, con tutti gli oneri e le difficoltà che comportano, come dimostra il nostro attuale progetto di ricerca in Europa .

https://reproductiverights.org/statement-supreme-court-decision-overturning-roe-v-wade/

Il progetto Europe Abortion Access BAR2LEGAB finanziato dall’ERC (European research Council) ospiterà la sua Conferenza finale di due giorni ” Donne in viaggio alla ricerca di assistenza sanitaria all’interruzione di gravidanza in Europa: l’impatto delle barriere all’interruzione di gravidanza legale su donne residenti in paesi dotati di una legislazione relativamente liberale in materia” il 22 e 23 giugno 2022 all’Università di Barcellona (UB).

I risultati della ricerca saranno condivisi e discussi con operatori e operatrici sanitari che lavorano nei servizi di interruzioni di gravidanza, difensori/e dei diritti riproduttivi, politici e politiche di diversi paesi europei e con rappresentanti di organizzazioni internazionali come l’OMS, IPPF, CRR e Women Help Women.

La Conferenza sarà ibrida – in persona e a distanza (un link zoom sarà fornito a tutte le persone registrate).  

La traduzione simultanea sarà fornita in inglese-catalano-spagnolo-francese-italiano via zoom (è necessario avere uno smart-phone o computer portatile con cuffie per la traduzione).

Leggi il programma qui: link al PDF.

Registrati qui: link.

The French abortion law has recently been modified to strenghten abortion rights, by removing barriers to accessing abortion care, such as gestational age limits, which lead pregnant people to travel cross-borders to seek abortion care, as our study shows.

The new law extends gestational age limits for abortion on request (voluntary termination of pregnancy – IVG), from 12 to 14 weeks (since conception); allows midwives to provide surgical abortion in hospitals; creates a directory of abortion providers.

See:

https://www.vie-publique.fr/loi/276586-loi-visant-renforcer-le-droit-lavortement-delai-porte-14-semaines

https://www.legifrance.gouv.fr/jorf/id/JORFTEXT000045287560

EPF-IPPF EN have launched a joint “European Abortion Policies Atlas”, which scores 52 European countries and territories on legal frameworks to access safe abortion care. The Atlas clearly shows that Europe is not as progressive as it might seem, as our study on barriers to legal abortion and abortion travel in Europe confirms.

This first in-depth analysis of abortion policies across Europe finds that legislation on abortion care throughout the region is a diverse legislative and administrative patchwork – the consequence being that women’s experience of abortion care largely depends upon their postcode.

Yesterday the World Health Organization (WHO) released new, comprehensive guidelines on abortion care that bring together recommendations on clinical practice, health service delivery, and legal and policy interventions to support quality abortion care. The new abortion guidelines reflect the state of the evidence and recommend self-managed abortion as one of a range of safe, effective options. They also recognize non-clinical community providers as recommended providers of medication abortion care.

Finally, they recommend against laws and other regulations that prohibit abortion based on gestational age limits, which lead thousands of pregnant people to seek abortion cross-border in Europe, threatening their reproductive rights and deepening existing social and gender inequalities, as our study shows.

The reviewed evidence demonstrated that gestational age limits delayed access to abortion, especially among women seeking abortions at later gestational ages, women close to the gestational age limit and those living in areas with limited access to clinics. Gestational age limits have been found to be associated with increased rates of maternal mortality and poor health outcomes.

The studies also showed that where women requested an abortion and were denied care due to gestational age this could result in the unwanted continuation of pregnancy, especially among women with cognitive impairments or those who presented at 20 weeks’ gestation or later.

This outcome can be viewed as incompatible with the requirement in international human rights law to make abortion available when carrying a pregnancy to term would cause the woman substantial pain or suffering, regardless of pregnancy viability (see chapter 2.2.3 in the guidelines for more details).

Europe Abortion Access Project Euroe Research Council Universitad de Barcelona

This project has received funding from the European Reseach Council (ERC) under the European Union's Horizon 2020 research and innovation programme BAR2LEGAB-680004