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Il Parlamento europeo esorta gli Stati membri a proteggere e migliorare ulteriormente la salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne in un rapporto adottato il 24 giugno 2021
7th July 2021
Con 378 voti a favore, 255 contrari e 42 astensioni, la plenaria afferma che il diritto alla salute, in particolare il diritto alla salute sessuale e riproduttiva (SRHR), è un pilastro fondamentale dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere che non possono in alcun modo essere indeboliti o cancellati. Chiede quindi ai paesi dell’UE di garantire alle donne l’accesso a servizi di SRHR di alta qualità, completi e accessibili, e di rimuovere tutte le barriere che impediscono loro di utilizzare questi servizi.
Accesso all’aborto, alla contraccezione e all’educazione alla sessualità
I deputati sottolineano che alcuni Stati membri hanno ancora leggi molto restrittive che proibiscono l’aborto tranne che in circostanze strettamente definite, costringendo le donne a cercare di realizzare aborti clandestini o a portare a termine la gravidanza contro la loro volontà, il che è una violazione dei loro diritti umani. Esortano tutti gli stati membri ad assicurare l’accesso universale all’aborto sicuro e legale, e a garantire che l’aborto su richiesta sia legale nelle prime fasi della gravidanza, e oltre se la salute della persona incinta è in pericolo.
I deputati deplorano che alcuni Stati membri permettano ai medici, e persino a intere istituzioni mediche, di rifiutare la fornitura di servizi sanitari a causa della cosiddetta clausola di coscienza. Questo porta alla negazione dell’assistenza all’aborto per motivi di religione o di coscienza e mette in pericolo la vita delle donne.
Inoltre, i deputati deplorano che l’accesso all’aborto continui ad essere limitato durante la crisi del COVID-19, così come gli effetti che la pandemia ha avuto sulla fornitura e l’accesso ai contraccettivi.